Psicoterapia Asti
Cos’è la Psicologia
La psicologia è la scienza che studia la mente ed il comportamento nei loro aspetti consci e inconsci.
Chi è e cosa fa lo psicologo psicoterapeuta
La specializzazione in psicoterapia psicoanalitica prescrive allo psicologo, affinché possa diventare psicoterapeuta, di fare un’analisi personale durante la formazione. Questo, per il paziente, rende diversa la psicoterapia psicoanalitica dagli altri tipi di terapie, dove l’analisi personale dello psicologo non è richiesta.
Qui il paziente farà un percorso con uno psicologo psicoterapeuta che ha già avuto la stessa esperienza trasformativa.
Tuttavia non basta un’analisi di formazione. È importante conoscere la propria ferita, e guarirla nella psicoterapia, se si vuole raggiungere questo risultato con le altre persone. Bisogna essere stati pazienti per fare i medici. Carl Gustav Jung diceva:
“Il terapeuta può guarire gli altri nella misura in cui è ferito egli stesso”.
Perché la psicoanalisi?
La psicoanalisi è la psicoterapia che affronta in maniera centrale il tema della peculiarità dell’individuo, sviluppando un discorso tra paziente e psicoterapeuta e tra conscio e inconscio che è unico, irripetibile, riferibile solo a quelle due persone e a quel contesto. Le persone non sono uguali e non hanno gli stessi problemi.
Per questo la psicoanalisi richiede allo psicologo psicoterapeuta di svolgere un’analisi personale, cosa in genere non richiesta nelle altre scuole di psicoterapia. Solo chi ha guardato nei propri meccanismi, nelle proprie difese, nel proprio inconscio, nella propria sofferenza, può aiutare qualcun altro ad entrare nei delicati meccanismi della psiche ed a liberarsi dai suoi pesi e condizionamenti.
Oltre a ciò, la psicoanalisi è la branca della psicologia con la tecnica di psicoterapia più diffusa, cresciuta accumulando esperienze da oltre 100 anni a partire da Sigmund Freud, che ne ha elaborato i principi fondamentali.
A differenza delle tecniche più moderne, che promettono percorsi brevi perché limitano l’intervento al tentativo di eliminare o diminuire i sintomi, in psicoanalisi non si prende direttamente in considerazione il sintomo, ma la persona nella sua totalità.
Si tratta quindi di fare un viaggio per conoscere le nostre parti più nascoste, che nascondono il malessere, e rimpossessarcene in modo più maturo, andando verso la nostra realizzazione. Si usano tecniche come le libere associazioni e l’interpretazione dei sogni per dar voce alla parte inconscia di noi.
Vuoi riprendere il controllo del tuo benessere mentale oggi stesso?
Prenota sul sito una seduta di psicoterapia psicoanalitica e inizia a sperimentare i benefici dell’ipnosi e della mindfulness.
Cosa può fare la psicoterapia psicoanalitica
Non è vero che la psicoterapia psicoanalitica è riservata alle nevrosi, cioè i disagi meno gravi, in realtà la tecnica si è evoluta per affrontare qualsiasi tipo di disturbo: può essere usata con i bambini, gli adolescenti, gli adulti, le coppie, i gruppi, per disturbi gravi, meno gravi e gravissimi. In ogni caso si otterrà un miglioramento del benessere, impiegando dalle tecniche di rilassamento profondo, di pre-ipnosi e ipnosi fino all’analisi vera e propria dell’inconscio.
Una delle peculiarità della psicoanalisi è di essere stata la prima psicologia che “cura con le parole”, ma certo non è solo questo; forse gli elementi maggiormente terapeutici sono quelli “non verbali”, che derivano non solo dalle parole ma dall’atmosfera che si crea in un spazio solo nostro, nella piena tutela del segreto professionale, dove poter esplorare in libertà la nostra storia e le nostre emozioni senza giudizi all’interno di una sensazione di protezione e di relazione positiva.
L’importanza dei sintomi
Per la psicoanalisi il sintomo non è solo il manifestarsi di qualcosa di disturbante, piuttosto è il segnale che una persona dice a se stessa che c’è qualcosa che non va. Che qualcosa ha portato un turbamento profondo all’intero individuo, ed il sintomo ne è solo la punta dell’iceberg: la parte più rilevante è nascosta sotto. Se proviamo a eliminare il disturbo/punta dell’iceberg, il grosso dell’iceberg rimane sotto il pelo dell’acqua, parzialmente celato.
È possibile che se si lavora solo sul sintomo, il turbamento più generale della personalità rimanga nel profondo, e che questo turbamento successivamente produca un altro sintomo, che spesso ha un’analogia, un collegamento col precedente. Ecco perché è importante lavorare con la persona: comprendere i pensieri, le emozioni, gli stati d’animo, le sensazioni, dare significato a quello che si vive.
Solo così i sintomi prenderanno la loro specificità e parleranno di quella persona, ed alla persona; non saranno semplicemente un disturbo, ma una traccia da utilizzare per risalire alle cause del malessere e conoscere il lato oscuro di noi stessi.
Affrontando le cause potremo risanare quel lato oscuro, evitando che si manifesti di nuovo in sintomi simili.